Ilse 03

Informazioni sulla Storia
Domina apply her sign on defeated stud.
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Parte 3 della serie di 5 parti

Aggiornato 05/02/2022
Creato 09/13/2010
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III

Finito che ebbe di svuotarsi smontò dal corpo dell'uomo e lo trascinò sul pavimento.

- Adesso è proprio il momento di mettermi le scarpe, non credi?

E gliele porse sotto il naso infilandogliele in bocca dalla parte della punta. Poi se le infilò forzando le punte nella sua bocca e si serrò con lentezza i cinturini alla caviglia. Si alzò in piedi con le gambe divaricate ai lati del suo viso. Era stupenda! Marco non potè fare a meno di ammirare il corpo atletico e perfetto di Ilse. Una figa pazzesca, capace di distruggere un uomo scopandolo. Capace di spaccare un cazzo con il solo ausilio dei piedi. Non aveva mai goduto così intensamente, così animalescamente e da quello che capiva non era finita.

- Oh ma come sei tutto sporco in viso. Direi che devi lavarti. Mmmmmm. Adesso ci penso io.

E con la più grande naturalezza prese a pisciargli sul viso.

- Forse la vuoi bere? Adesso ti accontento.

Si abbassò sul suo viso sino a mettergli la figa sulla bocca aperta e poi contrasse il ventre sino a svuotarsi la vescica. Marco bevve, bevve tutta la piscia della sua padrona, come mai avrebbe pensato di dover fare e si sentì umiliato, vinto, sconfitto, un giocattolo nelle mani di quella fantastica dominatrice.

- Adesso voltati e mettiti a 4 zampe. Vediamo se riusciamo a far rinvenire quel cazzo, così scopiamo un altro po'.

Prontamente Marco eseguì l'ordine ma sperò in cuor suo che il cazzo non si riprendesse. Con terrore pensò all'ulteriore scarica di orgasmi che avrebbe dovuto sostenere. Ilse si sedette dietro a lui e puntò il tacco in metallo di una scarpa direttamente contro l'orifizio anale dell'uomo.

- Vediamo se si riprende così. Molte volte ci riesco.

Spinse con delicatezza il tacco nel culo dell'uomo sino ad inserirlo per tutta la sua lunghezza. Poi prese a muoverlo avanti ed indietro puntando leggermente verso il basso, cercando la prostata dell'uomo.

- Senti come ti scopo, con i miei tacchi. MMmmmmm che bello. Adesso ti trasformo nella mia bestia da monta. Non sarai più il mio stallone, sarai il mio toro da monta.

La sensazione strana di quella perversa penetrazione colse Marco di sorpresa. Dopo pochi minuti di studio Ilse trovò la prostata dell'uomo ed il tacco metallico prese a strusciare con continuità su di essa. Immediatamente l'uomo provò un impulso a pisciare, quasi irrefrenabile, che aumentava ad ogni affondo del tacco.

- cazzo! Cosa mi stai facendo? Merda! Mi viene da pisciareeeeee.

- Siiiii, e allora piscia, stronzo! Ma non sarà piscio quello che estrarrò dalle tue palline sfinite. Sarà ancora sperma. Sperma, sperma, tanto sperma! Sino a che sarai completamente vuoto. Ho intenzione di mungerti allo stremo! Bestia da monta schifosa!

Ilse piegò leggermente la caviglia verso il basso, in modo che il tacco premesse con più forza sulla prostata. Come d'incanto Marco sentì le gocce di sperma che colavano nel suo cazzo floscio, sino ad affiorare sulla cappella.

- Merda! Cazzo! Non riesco a trattenermi!

- Oh, no stronzo! Non puoi trattenerti. Adesso comando io. Ti svuoto le palle come voglio.......e quando voglio.

- Dio. Siiiiiiiiii! Piscioooooooo

- Nooooo, vieniiiiiiiii, bastardoooooo!

Premette maggiormente sulla prostata e le gocce di sperma divennero più copiose. Insistette per alcuni minuti, mungendolo a fondo. Poi prese a colpirgli le palle ed il cazzo con il piede libero. Premeva le palle con forza facendolo gemere di dolore ed i suoi calci facevano ciondolare il cazzo floscio avanti ed indietro, sotto il corpo dell'uomo. Ma lei desiderava che quel cazzo meraviglioso si riprendesse per sentirsi nuovamente sfondare. Per quanto insistesse però il cazzo di Marco non dava segni di rinvenimento e dovette desistere.

- Stronzo, bastardo! Sei vuoto! Non ti si rizza più sino a domani. E adesso? Io casa faccio.

Spinse nuovamente con forza il tacco nel culo dell'uomo che cadde in avanti, sospinto dalla potenza fisica di Ilse e dal dolore. Il suo corpo fremette a lungo, disteso sul pavimento mentre Ilse si rialzò, apprestandosi a penetrarlo con le dita. Lavorò lo sfintere anale dell'uomo con colpi decisi, tesi ad allargarlo e poi gli introdusse 2 dita nel culo.

- Cazzo! Noooo mi stai sfondando!

- Taci bestia! Cerco che ti sfondo! Una merda di stallone che non è in grado di fottere la sua padrona, cosa cazzo si aspetta? Eh?

Sempre lavorandolo per allargarlo passò in breve tempo a penetrarlo con 3 e poi 4 dita sino a cercare di sfondarlo con tutta la mano, sino alle nocche.

- Arrrrgh, mi stai spaccandooooooooo! Oh cazzo! Che dolore, ti pregooooooooo, bastaaaaa!

- Basta un cazzo! Stronzo! Dovrai prenderla tutta la mia mano. Così potrò afferrarti la prostata e svuotartela.

Marco sentiva il suo culo allargarsi sempre di più sino ad accogliere completamente la mano di Ilse. Il movimento continuo della donna aveva così dilatato il suo sfintere che il dolore iniziale era praticamente svanito. Adesso sentiva le sue dita che si muovevano nel suo canale rettale palpando accuratamente le pareti. In breve Ilse raggiunse nuovamente la prostata dell'uomo ed iniziò a premere su di essa. Di nuovo la sensazione di voler pisciare senza controllo sopraffece Marco che iniziò a gemere intensamente. Altre gocce di sperma presero a colargli dalla cappella tumefatta ed Ilse iniziò un lento movimento di masturbazione per aiutare l'espulsione del seme maschile.

- nnnnghhhh! Ma è impossibile! Pazzescoooooooo! Come cazzo faiiiiiiiii!

- Faccio quello che voglio, semplice! Ti mungo come la bestia da monta che sei, sino a che non stai più in piedi!

Prese a premere e strofinare le sue dita con maggior forza costringendo l'uomo ad una estrazione forzata. Lo sperma colava adesso con un filo continuo e la sua copiosità non accennava a diminuire. Per un uomo che era già stato scopato allo sfinimento era veramente un risultato notevole ed Ilse quasi si rammaricò di averlo sfiancato così brutalmente. Sicuramente avrebbe potuto scoparla ancora a lungo, facendola godere come una pazza. Le costò un'altra buona mezz'ora di massaggio prima di vedere che lo sperma iniziava ad esaurirsi. Adesso solo poche sparute gocce comparivano saltuariamente sulla cappella dell'uomo. Per contro l'estrazione forzata stava diventato per lui molto più dolorosa ed i gemiti di godimento erano stati sostituiti da urla di dolore. Le palle di Marco si contraevano ritmicamente cercando disperatamente di emettere nuovo sperma, ma erano ormai esaurite. Ad ogni contrazione acute fitte di dolore salivano dai suoi testicoli, direttamente sino al cervello.

- aaaanhgggggggghhhh, bastaaaaaaaa! Bastt...aaaaaaa, non ce........ la faccio......... più

- Lo so, bastardo! E non ce la farai più a lungo, per molti, molti giorni. Non ti si rizzerà più. Ah, Ah Ah.

- Baaaaastaaaaaaaaa. Abbi pietttààààààààààà, pietààààààààààààààààààà!

Ilse controllò la cappella dell'uomo e verificò che effettivamente su di essa iniziavano a comparire alcune gocce di sangue. Di sperma nessuna traccia. Se avesse continuato avrebbe iniziato a estrargli il sangue. Letteralmente a pompargli la vita fuori dai coglioni. Si fermò ed estrasse la mano dal culo di Marco che giaceva inerte, distrutto.

- Rimettiti a 4 zampe stronzo! Adesso devo importi il sigillo della mia dominazione. Dai stronzo! Forza a 4 zampe, come la bestia che sei.

Con estrema fatica e dolore l'uomo si risollevò ma le gambe gli tremavano dallo sfinimento. Sentì Ilse avvicinarsi dietro di lui e provò ad immaginare cosa fosse il sigillo di cui parlava. Lo scoprì in un secondo quando la punta della scarpa di Ilse iniziò a penetrarlo, facendosi strada a forza nel suo sfintere. Aveva ormai il culo rotto e dilatato ma la scarpa era ancora troppo grossa. Sentì la pelle della tomaia scivolare contro le sue pareti anali mentre la donna muoveva ritmicamente la caviglia in alto ed in basso per dilatarlo ulteriormente. Fu per lui una pena enorme. Lui, lo stallone invincibile, sfiancato sotto una donna che gli stava sfondando il culo con un piede. Impazziva dal dolore e dalla vergogna, mentre Ilse sorrideva soddisfatta ad ogni piccolo avanzamento del suo piede.

- Non resistere, bastardo! Devi prenderlo tutto! È quello che ti meriti.

- NNnnggghhhhhh. è troppo! Troppoooooooo. Non ce la faccioooooooooo!

- Ce la fai, ce la fai. Sono quasi entrata

E con un ultimo sforzo il suo piede calzato da quella stupenda scarpa penetrò nel culo di Marco sino al collo. Urla gutturali si levarono dall'uomo mentre Ilse iniziava a premere la punta acuminata della scarpa, contro le pareti anali.

- Siiiii, hai vinto, hai vinto

- Chi sono io? La tua padrona?

- Siii, Siii Sei la mia padrona, la mia padrona assoluta.

- E tu chi sei? La mia bestia da monta?

- Siiiii, sono la tua bestia, la bestia da monta!

- bene! E farai adesso tutto quello che ti dico? Senza storie?

- siiiiii, tutto quello che vuoi, tutttoooooo! Tuttooooooo

- e mai cercherai di ribellarti?

- maiiiiiiii, maiiiii.

Marco avrebbe fatto qualsiasi cosa pur che quel supplizio finisse. Soddisfatta Ilse premette più forte per alcuni istanti, afferrando l'uomo per i capelli e strattonandolo a sé. La penetrazione del suo piede fù così massima e alte urla di dolore riempirono la stanza. Poi si fermò e, sempre con il piede inserito nel culo dell'uomo si mise a ridere.

- ah, ah, ah, un altro stallone sconfitto. Un altro maschio distrutto da Ilse: la padrona. Nessun cazzo riuscirà mai a vincermi! Mai! Ah, Ah, Ah. Guarda come ti ho ridotto. Sei una larva ormai. Sei uno stupido se pensavi di poter reggere il mio ritmo. Ah, Ah, Ah

E mentre lo apostrofava in questo modo prese a masturbarsi furiosamente il clitoride. Godeva come una pazza nel vedere i suoi maschi sconfitti e distrutti sotto di lei. Questa vittoria poi le aveva donato maggior soddisfazione, vista la resistenza dell'uomo. Il masturbarsi adesso con la sua scarpa direttamente nel suo culo la mandava in paradiso. In breve venne come un'ossessa, senza accorgersi che Marco ormai era svenuto.

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